1955 - Istituzione dei Collegi delle infermiere professionali, delle assistenti sanitarie visitatrici e delle vigilatrici d’infanzia (IPASVI).
Con la Legge n.1094 del 29 ottobre del 1954 nascono i Collegi Ipasvi e contestualmente la Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, quali Enti di diritto pubblico non economico sottoposto alla vigilanza diretta del Ministero della Salute.
1960 - Nasce il primo Codice deontologico.
Il primo Codice deontologico delle infermiere italiane viene promosso nel 1960. Una conquista importante che rappresenta un passo in avanti nella costruzione dell’identità professionale, soprattutto nel rapporto con le altre professioni sanitarie.
1965 - Infermieri a Congresso.
Il 31 maggio al 2 giugno del 1965 si svolse a Roma il primo Congresso nazionale.
1971 - Largo agli uomini!
La legge n. 124 del 25 febbraio 1971 sancisce una vera rivoluzione nel mondo infermieristico, la c.d. “estensione al personale maschile dell’esercizio della professione di infermiere professionale”.
1974 - Si rinnovano le mansioni.
A definire il campo delle attività e le competenze degli infermieri nel 1974 interviene il Decreto del Presidente della Repubblica n. 225 del 14 marzo 1974, il cosiddetto “mansionario”, che modifica le precedenti norme di regolamentazione della professione risalenti al lontano 1940.
1977 - Messo a punto il secondo Codice Deontologico degli infermieri.
Emerge il profilo di una professionista che non rinuncia alla dimensione umana dell’assistenza, ma la arricchisce in una prospettiva sociale, che va dalle difese sindacali alla necessità dell’aggiornamento tecnico-scientifico.
1978 - Basta mutue, nasce il Servizio sanitario nazionale.
L’Italia sceglie di dotarsi di un sistema nazionale di tutela della salute ponendo la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle malattie tra i primi compiti della Repubblica.
1992 - Arrivano i diplomi universitari.
Nell’anno accademico 1992/93, circa mille studenti varcano le soglie dell’Università per frequentare i primi corsi di diploma universitario per infermiere, avviati in 18 Atenei italiani. L’ingresso della formazione nell’Università è il punto d’arrivo di un decennio di battaglie portate avanti da tutta la professione per adeguare i percorsi formativi al ruolo svolto dagli infermieri in ogni struttura del sistema sanitario.
1994 - Gli infermieri hanno un nuovo profilo.
Il profilo professionale è la pietra miliare nel processo di professionalizzazione dell’attività infermieristica. Il Decreto Ministeriale n. 739 del 1994 riconosce l’infermiere responsabile dell’assistenza generale infermieristica, precisa la natura dei suoi interventi, gli ambiti operativi, la metodologia del lavoro, le interrelazioni con gli altri operatori, gli ambiti professionali di approfondimento culturale e operativo, le cinque aree della formazione specialistica (sanità pubblica, area pediatrica, salute mentale/psichiatria, geriatria, area critica).
1999 - Arriva il terzo Codice Deontologico.
In linea con il c.d. “Patto tra infermiere e cittadino” del 1996 si arriva ad una riscrittura del Codice deontologico infermieristico, presentato in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere il 12 maggio del 1999.
2000 - Laurea specialistica e dirigenza.
A fissare gli ultimi tasselli al percorso di riordino della professione è la Legge n. 251 del 10 agosto 2000 (Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica). Due i punti fondamentali sanciti dalla norma, il principio dell’equipollenza dei titoli ai fini della prosecuzione degli studi (laurea specialistica) e il riconoscimento “formale” della dirigenza: per gli infermieri si aprono così le porte per l’accesso alla nuova qualifica unica di dirigente del ruolo sanitario.
2006 - Partono i primi dottorati.
Partono i primi dottorati in Scienze infermieristiche: è la tappa che completa il percorso accademico della professione infermieristica nel nostro Paese.
2009 - Viene approvato il nuovo Codice Deontologico infermieristico.
Nell’arco di un decennio l’evoluzione della professione ha acquisito un’identità finalmente netta e definita nei suoi contorni sintetizzabile nel “professionista sanitario responsabile dell’assistenza infermieristica”. Da questa significativa svolta ha origine il “nuovo” rapporto infermiere-persona/assistito recepito dal Codice deontologico dell’infermiere 2009.
2015 - Con il recepimento della direttiva 2013/55/UE arriva la Tessera professionale europea.
Con il recepimento della direttiva 2013/55/UE viene introdotta la tessera europea che in prima battuta riguarda cinque professioni regolamentate, tra cui in prima linea gli infermieri.
2018 - Da “Collegio” a “Ordine”.
Con la Legge n.3 del 11 gennaio 2018 (Legge Lorenzin) vengono istituiti gli Ordini delle Professioni Infermieristiche (OPI) e la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI). È un passaggio importante, da semplice ente ausiliario dello Stato, l’Ordine opera ora come ente sussidiario dello Stato e può quindi svolgere compiti amministrativi in luogo e per conto dello Stato.
2019 - È l’ora del quinto Codice deontologico degli infermieri, primo dell’era degli ordini professionali.
Le regole della professione degli infermieri si aggiornano: nel 2019, a dieci anni dal Codice del 2009: la guida della professione diventa moderna e si adegua ai tempi così come i tempi si stanno via via adeguando alla professione e alla professionalità degli infermieri. Le sue caratteristiche sono massima trasparenza e condivisione.