Cambiamenti climatici: e noi infermieri cosa possiamo fare?

Il riscaldamento globale provoca degli effetti molto gravi alla salute dell’uomo e alla natura che ci circonda. Molti infermieri nel mondo si stanno ponendo

come agenti attivi nel contesto sociale a cui appartengono e in cui esercitano la professione, per sostenere le azioni contro il cambiamento climatico, ad esempio partecipando ai programmi: Climate Change and Health (presso l'MGH-Institute of Health Professions), il Global Consortium on Climate and Health Education e la serie Climate and Health di Project-ECHO, e molti altri ancora. L’infermiere gioca un ruolo cruciale nella sensibilizzazione e nell’azione rispetto alle tematiche ambientali, anche nel quotidiano, durante l’espletamento delle pratiche assistenziali, in qualsiasi contesto si trovi ad operare.

 

L’ Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Venezia ha raccolto le opinioni di infermieri e studenti di infermieristica rispetto all’impatto del settore sanitario sui cambiamenti climatici e sulle azioni che ogni giorno possiamo fare per prendere parte al cambiamento. 

Dalla letteratura emerge che l’impatto del settore sanitario sul riscaldamento globale è del 4,40%.

 

Nel 2018, il Kigali Cooling Efficiency Program (K-CEP) ha rilevato che a livello globale, circa 365 Mt CO2e (+/- 90 Mt) ogni anno proviene dall'energia utilizzata per fornire il raffreddamento ospedaliero. Ciò equivale alle emissioni di oltre 75 milioni di automobili su strada. Le emissioni provenienti direttamente dalle strutture sanitarie rappresentano il 17% dell'impronta mondiale del settore. Le emissioni indirette di elettricità, vapore, raffreddamento e riscaldamento rappresentano un ulteriore 12%. E la parte più consistente delle emissioni - 71% - proviene dalla catena di approvvigionamento dell'assistenza sanitaria - la produzione, il trasporto, l'uso e lo smaltimento di beni e servizi che il settore consuma. 

 

“Il tema del cambiamento climatico va affrontato in modo approfondito dai professionisti sanitari, a partire dalla formazione di base è in seguito nella formazione permanente. Attraverso la conoscenza si sviluppa la consapevolezza e si stimola il ruolo attivo che può avere l’infermiere”