In questo momento difficile, nell’ora più buia per il Sistema Sanitario nazionale, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha manifestato la propria solidarietà e la vicinanza del suo Dicastero a tutti gli infermieri che quotidianamente sono impegnati in prima linea nel fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Il Ministro ha telefonato personalmente ai coordinatori regionali degli Ordini delle professioni infermieristiche e ai presidenti degli Ordini delle province più colpite dal coronavirus per raccogliere le criticità incontrate dai professionisti sul campo e per portare il proprio sostegno. A ricevere la telefonata anche Marco Contro, coordinatore regionale degli OPI del Veneto e presidente dell’Ordine infermieristico della provincia di Rovigo. “Gli infermieri veneti – ha evidenziato il presidente Contro al Ministro Speranza – hanno risposto in massa da subito e stanno operando con professionalità e impegno, anche se preoccupati per la propria salute e per quella dei propri cari”. Contro ha auspicato che i DPI adeguati siano quanto prima disponibili per la sicurezza di tutto il personale sanitario impegnato nella dura battaglia contro il COVID-19. Il Ministro, nell’assicurare che è già in atto l’impegno nel reperire i dispositivi di sicurezza, ha espresso la propria gratitudine a tutta la professione. Inoltre, ha chiesto notizie riguardo la consapevolezza degli operatori sanitari e della popolazione relativamente all’importanza di seguire le disposizioni in tema di prevenzione del contagio. “L’adesione degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari – ha sottolineato il presidente Marco Contro al Ministro Roberto Speranza – è stata fin da subito efficace, senza indugio alcuno, mentre da parte della popolazione non sempre c’è stata una completa adesione. A volte si sono verificati episodi di aggressività ingiustificata, segno che su questo versante occorre aumentare nel cittadino la consapevolezza che le draconiane misure adottate hanno l’unica finalità di tutelare la salute della collettività e non rappresentano un’illogica limitazione dei diritti fondamentali”. L’iniziativa del Ministro della Salute assume un significato profondo per tutti gli infermieri e per tutti i cittadini perché è importante sentire vicine le istituzioni in un periodo drammatico come quello attuale. Mai come ora c’è bisogno di essere uniti per perseguire l’obiettivo comune di contrastare la diffusione del COVID-19.