Significativa giornata oggi a Roma, con importanti presenze tra cui per le Professioni Sanitarie e Sociali la FNOPI, FNOMCeO, FNO TSRM e PSTRP, CNOP, FOFI, ONB, FNOVI, FNOPO, FNCF, CNOAS e tra gli esperti Cittadinanzattiva, la Fondazione Censis con la responsabile area Salute e Welfare e la rappresentanza dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata nel Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità CREA.
Sono sei i principali punti del Manifesto comune sottoscritto oggi durante la prima assemblea nazionale di tutte le professioni sanitarie e sociali.
Tale Documento sottolinea e ribadisce come Le professioni della Salute chiedono alcuni impegni al Governo e alle Regioni quali l’attivazione di un tavolo di lavoro permanente per potersi confrontare sulle politiche sanitarie; e ancora per dare avvio ad un rapporto diretto con i professionisti e garantire un servizio sanitario universalistico e omogeneo la sottoscrizione e l’attivazione in tutti i territori e secondo schemi condivisi dei recenti protocolli voluti dalle Regioni; e anche che i cittadini si facciano parte attiva con iniziative correlate agli aspetti sottolineati nel Manifesto.
Con dati alla mano e riportando le differenze tra i paesi europei, ma anche nel nostro territorio Nazonale, nel numero di infermieri e nella tipologia di assistenza fornita la Presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, Barbara Mangiacavalli sottolinea “Quella dell’infermiere è la professione più vicina al paziente che segue 24 ore su 24 sia in ricovero che a domicilio. Ma non allo stesso modo in tutte le Regioni” e ribadisce “La soluzione per l’assistenza del futuro è nell’infermieristica, ma uguale e omogenea in tutte e le Regioni”.
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Prima assemblea nazionale di tutte le professioni sanitarie e sociali